Cattleya lundii (Rchb.f. & Warm.) Van den Berg, Neodiversity 3: 9 (2008).
Sin. Laelia lundii (Rchb.f. & Warm.) Rchb.f. & Warm. in H.G.Reichenbach, Otia Bot. Hamburg.: 92 (1881).
Specie epifita
Il nome da Lund’s ricercatore Danese raccoglitore della prima pianta.
Distribuzione: Bolivia, Argentina, Brasile e Paraguay
Epifita o litofita a 700-1000 mt.
Un’orchidea miniatura che è preferibile coltivare in cestello di legno, per garantire un adeguato drenaggio e permettere di appendere in alto per dare ottima luminosità. Una Cattleya che si può adattare meglio di altre in serra intermedia. Nella mia serra fiorisce puntualmente a fine febbraio, sopporta facilmente temperature invernali intorno agli 8-10°.
Questa specie coltivata nella mia serra ha ottenuto tre riconoscimenti botanici ed esattamente: Cattleya lundii “Rosetta” MB/AIO 2012, MB/AIO 2015, MB/FIO 2016. (Precedenti riconoscimenti di questo clone: SM/EOC Hannover 1994, SM/EOC Padova 2005).
Si è detto che per anni sia rimasta un mistero l’origine di questa specie, in realtà non è vero, in quanto in una delle prime descrizioni in Flora Brasiliensis, enumeratio plantarum del 1898 si descrive il luogo di ritrovamento abbastanza dettagliatamente: “Habitat in silvis in supra arbores ad Lagoa Santa (1) prov. in Minas Geraies: Warming.- Floret giugno.”
La fioritura è variabile di qualche mese, la mia Cattleya lundii v. alba fiorisce sempre a metà febbraio, la specie tipo invece fiorisce puntualmente nei primi giorni di marzo.
Disegno del 1900 pubblicato su Xenia Ochidacea con il nome di Laelia reichenbachiana.
1. labello 2. colonna dalla parte anteriore 3. colonna senza antere 4. colonna 5. antere angolo 6 e 7. masse polliniche. Per gentile concessione di Bodiersity Heritage Library.
L’ultimo cambio di nome in Cattleya del 2008 obbligatoriamente dovuto in base all’analisi del DNA. Una delle piu’ belle Cattleya miniatura che merita di essere collezionata.
(1) Lagoa Santa, altitudine 413 mt, Minas Gerais, Brasile a 54 Km da Belo Horizonte temperature minima 20° massima 32°, con minime di 14-15° maggio- giugno-luglio. Clima: Si riscontra un clima tropicale. Vi è molta meno piovosità in inverno che in estate. Il clima è stato classificato come Aw secondo Köppen e Geiger. 24.3 °C è la temperatura media. 1498 mm è il valore di piovosità media annuale. Agosto è il mese più secco con 23 mm. In Gennaio avviene la maggior parte delle precipitazioni, con una media di 280 mm.
-This variety was advanced as a “labiata,” but it is neither like C. labiata nor C. Mossiae, as it wascertainly new to collections; and as a good variety of it is a lovely thing it will always hold its place, simply bearing the name of the genial Birkdale Orchidist.
-Questa varieta’ e’ stata definita come C. ‘labiata’ o C. Mossiae, come è stata certamente una novità per le collezioni; e’ una buona varietà di essa è una bella cosa che saprà sempre tenere il suo posto, è sufficiente che porti il nome del Birkdale geniale orchidologo.
Sin Cattleya percivalianavar. alba R.Warner & B.S.Williams, Orchid Album 3: t. 131 (1884).
-The following New Orchids were exhibited at the meeting of the Royal Horticultural Society at South Kensington of February 12th, and were severally awarded First Class Certificates:-
Cattleya percivaliana alba.-A most chaste and beautiful variety of this novelty, having pure white sepals and petals, and a white lip a blotch of yellow in the throat. Xibited by R. P. Percival, Esq. Birkdale, Southport.
Distribuzione
Colombia e Venezuela
Epifita tra i 1400 e 2000 mt
Reichenbach denomino’ questa specie comeCatlleya percivaliana per onorare il signor R.P. Percival di Birkdale, Southport, Inghilterra. Sir Percival era un’entusiastico coltivatore privato di orchidee, un hobbista, descritto dai suoi amici come “il geniale Birkdale orchidologo.”
La fioritura avviene in autunno-inverno nelle nostre serre, mentre in natura avviene tra marzo e aprile.
….F. Sandercosi’ commenta: “Quando il professor Reichenbach per primo descrisse questa nuova Cattleya dai campioniche gli ho mandato, ha concluso la sua descrizione con la previsione che questo Cattleya può rivelarsi una fonte di grande divertimento. Questo è stato quattro anni fa. Da allora migliaia di piante sono state distribuite, non solo in questo paese ma in tutta l’Europa e nel Stati Uniti, e molto divertimento è stato senza dubbio da esse derivato, perché ha dimostrato di essere una delle più belle orchidee, estremamente variabile a colori, e particolarmente preziosa per la sua fioritura nel pieno dell’inverno.La sua introduzione harisvegliato una buona dose di interesse tra orchidologi, che erano sempre stati ansiosi di ottenere un Cattleya che potesse fiorire durante l’ultima parte dell’anno, in modo da riempire la frattura che si verifica tra la fioritura della vecchie autunnali C. labiata e C. trianaei.C. Percivaliana fa questo, comincia a fiorire nel mese di gennaio e continua in fiore a marzo in modo che ora, dopo l’introduzione di C. Gaskelliana, che fiorisce alla fine estate e autunno, abbiamo Cattleya fiorite tutto l’anno.”
Frederick Sander, sosteneva a ragioneche nessuno potrebbe scambiarla per qualsiasi specie e “un ragazzo potrebbe ritirarla fuori con gli occhi bendati in una serra. Dicendo questo: “perché il suo profumo è unico e devi sentirlo una sola volta per essere in grado di identificare la specie da allora in poi.”
Il profumo e’ piccante-speziato e desiderabile.”
E’ bene sapere che non e’ difficileda coltivare e’ fiorisce senza particolari problemi con le condizione di coltivazione delle normali Cattleye. La C. percivaliana ametistina della mia collezione ha una fioritura anticipata, fiorisce a fine ottobre rispetto alla specie tipo, dicembre e alla forma alba che fiorisce da dicembre a febbraio.
Foto: Cattleya percivaliana alba ‘Gianmaria’, per Gianmaria Conte che ha condiviso con me questa profumata specie nel 2015. Coltivazione Alberto Ghedin, gennaio 2017.
Cattleya labiata Lindl., Coll. Bot.: t. 33 (1824).
Distribuzione:
Brasile, endemica negli stati di Pernambuco, Ceará, Bahia, Sergipe, Paraíba come epifita o litofita, tra 600 e 900 mt.
La Cattleya labiata e’ una specie interessante, per la sua storia, (vedi a questo proposito la pagina sulle cattleya di questo sito) ma anche per la bellezza dei suoi fiori, che sbocciano in ottobre quando le giornate cominciano ad accorciarsi in modo consistente. Per fiorire vi e’ una stretta relazione tra durata del giorno e temperatura, notti con temperature a 18 gradi non faranno fiorire la pianta e notti a 12,5 gradi la faranno fiorire. In una serra intermedia questo avverra’ normalmente senza intervento alcuno, se invece il coltivatore inizia a riscaldare la serra ai primi abassamenti di temperatura blocchera’ la fioritura.
Non c’e’ collezionista a cui può mancare questa specie o le sue molteplici varietà. Non ha particolari esigenze rispetto al genere. Una specie che non vi stancherete mai di ammirare. Se vi capiterà di entrare in una serra di orchidee nel mese di ottobre, o visitare una mostra, sarà facile imbattervi in questa bellezza e il suo profumo, che difficilmente potrete dimenticare.
Tutte le varieta’ descritte
Cattleya labiata var. alba Linden & Rodigas, Lindenia 8: t. 370 (1892).
Cattleya labiata f. alba (Linden & Rodigas) F.Barros & J.A.N.Bat., Orquidologia Sul-Amer.: 102 (2004).
Cattleya labiata f. albo-oculata Cogn. in C.A.Cogniaux & A.P.G.Goossens, Dict. Icon. Orchid., Cattleya: t. 3 (1897).
Cattleya cernua (Lindl.) Van den Berg, Neodiversity 5: 13 (2010).
Sin. Sophronitis cernua (Lindl.) Lindl., Bot. Mag. 65: t. 3677 (1838).
Sin. Sophronia cernua Lindl., Bot. Reg. 13: t. 1129 (1828).
Cernua dal latino cérnuus, in genere per descrivere un fiore dal capo piegato.
La descrizione di J.Lindley del 1828 (limitata al luogo di ritrovamento, alle condizioni naturali e in serra).
S. Cernua
“Epiphyta, inter muscos vegetans…. Found upon. Tree at Botafogo, three miles from Rio Janeiro, by William Harrison (1), Esq., by whom it was transmitted to Mrs. Arnold Harrison, of Aigburgh, near Liverpool, whence it was obligingly sent with a sketch, in December 1826. It is a very remarkable little epiphyte, growing readily in decayed vegetable soilamong moss, in a hot humid shady part of the stove…”
“Epifita tra il muschio vegetale…Trovata su di un albero a Botafogo, tre miglia da Rio Janeiro, da William Harrison (1), Esq., dal quale è stata trasmessaalla signora Arnold Harrison, di Aigburgh, vicino a Liverpool, da dove è stata cortesemente inviata con uno schizzo, nel dicembre 1826. È un’epifita veramente molto piccola, che cresce facilmente nel terreno vegetale decomposto tra il muschio, va tenuta in zona in parte ombreggiata in zona umida e calda della serra….”
Ormai la zona di Botafogo, luogo del primo ritrovamento, e’ quasi tutta urbanizzata; fortunatamente questa deliziosa miniatura in natura ha un areale che comprende tutta la parte occidentale del Brasile. Molto presente nelle collezioni, fiorisce a fine autunno-inizio inverno, adatta a condizioni intermedie.
(1) Harrison, Henry, Richard e William erano
collezionisti di piante britannici.
Henry e William hanno vissuto a Rio de Janeiro nel 1820, da dove inviarono le orchidee scoperte al fratello Richard di Aighburgh, vicino a Liverpool. Con Richard è cresciuta una grande collezione di orchidee brasiliane.
A Richard sono state dedicate le orchidee Oncidium harrisonianum e Cattleya Harrisoniana.
Cattleya maxima Lindl., Gen. Sp. Orchid. Pl.: 116 (1833).
Specie molto diffusa nelle collezioni, non difficile, in genere fiorisce nel mese di settembre, ma con condizioni di coltivazione diverse può fiorire anche in altri periodi al completamento della vegetazione.
Fu descritta per la prima volta da John Lindley, che, dopo aver esaminato una pianta raccolta da Juan Tafalla nelle Ande vicino a Guayaquil, in Ecuador, si rese conto di essere difronte ad un nuova Cattleya. Lindley aveva stabilito il genere Cattleya in onore di Sir William Cattley nel 1821 e descrisse tre specie: Cattleya labiata(1821), Cattleya loddigesii (1823) e Cattleya forbesii (1823) prima di pubblicare la Cattleya maxima nel 1831. Questa Cattleya fu definita maxima perché più grande delle precedenti tre specie conosciute.
Preferibile coltivare questa specie in zattere di sughero, ma può essere coltivata anche in vaso.
Foto: fioritura 2 ottobre 2016, osservate le differenze, a destra Cattleya maxima, provenienza Brasile, a sinistra Cattleya maxima ‘Rubra’ MB/AIO Schio 2015, provenienza N&C.
Cattleya Tropical Pointer (Cattleya Tropic Glow x Cattleya intermedia). Incrocio registrato da K.Ejiri nel 1981.
Un riuscitissimo incrocio tra Cattleye compatte . I fiori hanno un colore di base insolito di oro rosa e sono coperti di macchie scure fucsia . Il labello ha un grande disco rosso magenta saturo di colore giallo brillante e crema piacevolmente contrastato alla gola . I fiori sono di lunga durata, spesso oltre il mese e producono una fragranza di agrumi. Può fiorirei in qualsiasi stagione dai nuovi pseudobulbi. Fioritura estate 2016.
Collezione e coltura Alberto Ghedin da una pianta proveniente dall’amico Dino Zanardo.
Fioritua 4 settembre 2016, collezione Alberto Ghedin.
Provenienza pianta: O&M 2014
Cattleya bicolor Lindl 1919 (1836) specie tipo
Cattleya bicolor Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 22: t. 1919 (1836).
Origine Brasile – negli stati di Brasilia, Espírito Santo, Goiás, Minas Gerais, Rio de Janeiro e São Paulo.
Molto fragrante, (profuma di miele) fioritura molto duratura. Il colore di questa specie è molto varibile. La specie più comune ha i petali verde oliva e marrone bronzo, con un labello cremisi brillante a forma di lingua, sprovvisto di lobi laterali, che lascia la colonna completamente esposta. L’altezza dei pseudobulbi varia dai 30 centimetri al metro. Questa specie è stata utilizzata in incroci con piante appartenenti al gruppo delle labiata. Fu scoperta in Brasile nel 1837. Fiorisce a fine estate e autunno e talvolta anche in primavera estate . la subspecie minasgeraensis misura cm ………
Una Cattleya da collezionare; ve sono una infinità di varietà naturali che fioriscono tutte nel periodo inverno-primavera. Coltivazione in serra preferibilmente in vaso ma se riuscite a dare una buona umidificazione si può coltivare anche in supporto di sughero. Cattleya intermedia f. orlata ‘ALBERTO 2012’ BM(BS)/EOCCE Budapest. Clone eccezionale, sia per la forza che per la robustezza della pianta, si è meritato due riconoscimenti dai Giudici internazionali dell’EOC di Budapest. Debbo ringraziare il Presidente AIO Guido Diana per la preparazione dello stand e la presentazione delle piante al tavolo.
Cattleya labiata, Lindl 1824
Barnet novembre 1818.
Quando William Cattley entrò quel mattino nebbioso nella sua serra vittoriana si stupì incredibilmente, sapeva di aver a che fare con delle piante particolari dai bulbi strani, ma mai avrebbe pensato di vedere una fioritura così straordinaria.
Mandò subito a chiamare John Lindley, padre della moderna orchidologia, con il quale aveva già collaborato per la catalogazione
di altre piante, Lindley esaminò la pianta dando al genere il nome di Cattleya e l’epiteto specifico diventò labiata dal latino labium perché era la parte più vistosa del fiore.
Questa scoperta sconvolse il modo dell’orchidologia ed ebbe un seguito che fu avvolto per lungo tempo nella leggenda. Swainson,
il ricercatore che spedì la pianta a Cattley, era un naturalista che aveva esplorato in lungo e in largo la giungla tropicale nel
nord del Brasile per la raccolta di piante autoctone e non ebbe il tempo o forse la voglia di rivelare il luogo esatto del
ritrovamento, ed è anche comprensibile, che in mezzo a tanto materiale, spedito per nave in grande quantità e con una
moria elevata durante il trasporto si potesse ricordare la zona di tutte le piante. Nel 1836 si sparse la notizia del ritrovamento della C. labiata a Rio de Janeiro, ma in realtà si trattava invece della Laelia lobata. Passarono così altri 18 anni, successivamente i ricercatori trovarono orchidee simili, come C. mossiae, C. trianae, ecc. ma della labiata nemmeno l’ombra. Solo cinquant’anni dopo nel 1889 fu ritrovata nella regione brasiliana del Pernanbucco. Il raccoglitore
inviò alcune piante a ms Moreau di Parigi entomologo che collezionava insetti e da poco appassionatosi alle orchidee. Federico Sander della ditta britannica Sander si fermò a visitare la serra
di Moreau quando le piante erano appena fiorite e si rese subito conto del ritrovamento della C. labiata.
La C. labiata viene considerata una delle Cattleye più robuste e abbastanza facili da coltivare. E’ una specie fotosensibile per cui si può indurre la fioritura tutto il periodo dell’anno riducendo la luce gradatamente simulando l’autunno. Dopo la fioritura è opportuno ridurre al minimo le annaffiature per evitare marciumi alle radici
e ritardi nella crescita in primavera. I rinvasi vanno effettuati in primavera quando spuntano le nuove radici. I bulbi iniziano la crescita nel mese di febbraio e si completano a giugno, in alcuni casi può iniziare una seconda crescita che maturerà a luglio-agosto.
Tutte le specie del genere,, (compresi ibridi primari) aggiornato a gennaio 2017, fonte Word Cecklist.
Cattleya aclandiae Lindl., (1840).
Cattleya acuensis (Fowlie) Van den Berg, (2008).
Cattleya x adrienne (Rolfe) (2010).
Cattleya alagoensis (V.P.Castro & Chiron) Van den Berg, (2008).
Cattleya alaorii (Brieger & Bicalho) Van den Berg, (2008).
Cattleya x albanensis (Rolfe) (2010).
Cattleya alvarenguensis (Campacci) Van dDe Berg. Phytotaxa 186 (2014).
Cattleya alvaroana (F.E.L.Miranda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x amanda (Rchb.f.) (2010).
Cattleya amethystoglossa Linden & Rchb.f. ex R.Warner .(1862).
Cattleya pabstii (F.E.L.Miranda & K.G.Lacerda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x patrocinii St.Leg. (1890).
Cattleya pendula (R.C.Mota, P.L.Viana & K.G.Lacerda) Van den Berg, (2008).
Cattleya percivaliana (Rchb.f.) O’Brien, (1883).
Cattleya perrinii Lindl., (1838).
Cattleya pfisteri (Pabst & Senghas) Van den Berg, (2008).
Cattleya x picturata Rchb.f. (1877).
Cattleya x pittiana O’Brien ex ogn. (1896).
Cattleya x porphyritis (Rchb.f.)Van den Berg, (2010).
Cattleya porphyroglossa Linden & Rchb.f., (1856).
Cattleya praestans (Rchb.f.) Van den Berg, (2008).
Cattleya presidentensis (Campacci) Van den Berg, (2008).
Cattleya pumila Hook., (1838).
Cattleya purpurata (Lindl. & Paxton) Van den Berg, (2008).
Cattleya pygmaea (Pabst) Van den Berg, (2008).
Cattleya quadricolor Lindl., (1850).
Cattleya x raganii (F.e.L.Miranda e K.G.) (2010).
Cattleya reginae (Pabst) Van den Berg, (2008).
Cattleya x resplendes Rchb.f. (1885).
Cattleya rex O’Brien, (1890).
Cattleya x rigbyana (Pabst) Van den Berg, (2010).
Cattleya rupestris (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x ruschii (V.P.Castro)J.M.H.Shaw, (2013).
Cattleya x sancheziana Hoehne, (1927).
Cattleya sanguiloba (Withner) Van den Berg, (2008).
Cattleya schilleriana Rchb.f., (1857).
Cattleya schofieldiana Rchb.f., (1882).
Cattleya schroederae (Rchb.f.) Sander, (1888).
Cattleya x schoroederiana Rchb.f. (1883).
Cattleya x Schunkiana Campacci, (2007).
Cattleya x scunkii .P-Castro, (2012).
Cattleya x sgarbii (Rushhi) Van den Brerg, (2012).
Cattleya sincorana (Schltr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x sororia Rchb.f. (1888).
Cattleya sincorana (Schltr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya storeyi H.G.Jones, (1977).
Cattleya tenebrosa (Rolfe) A.A.Chadwick, (2006).
Cattleya x tenuata V.P.Castro & Campacci (1995).
Cattleya tenuis Campacci & Vedovello, (1983).
Cattleya teretecaulis (Hoehne) Van den Berg, (2008).
Cattleya tigrina A.Rich., (1848).
Cattleya trianae Linden & Rchb.f., (1860).
Cattleya vandenbergii Fraga & Borges, (2008).
Cattleya x varelae V.P.Castro & Cath., (2004).
Cattleya vasconcelosiana (Campacci) (2014).
Cattleya velutina Rchb.f., (1870).
Cattleya x venosa Rolfe, (1894).
Cattleya verboonenii (F.E.L.Miranda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x verelli (Rolfe) Van den Berg, (2010).
Cattleya x victoria-regina auct. (1892).
Cattleya violacea (Kunth) Rolfe, (1889).
Cattleya virens (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya viridiflora (Verola & Semir), Van den Berg, (2008).
Cattleya walkeriana Gardner, (1843).
Cattleya wallisii (Linden) Rollison, (1875).
Cattleya warneri T.Moore ex R.Warner, (1862).
Cattleya warscewiczii Rchb.f., (1854).
Cattleya x wetmorei (Ruschi) Frag &A.P.Fontana (2008).
Cattleya x Whitei Rchb.f. (1882).
Cattleya x wilsoniana Rchb.f. (1877).
Cattleya wittigiana (Barb.Rodr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya xanthina (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x zaslawskii (L.C.Menezes) Van den Berg (2010).
Cattleya x zayrae V.P.Castro & Cath. (2004).
Una visione di Cattelya coltivate nella mia serra
Cattleya loddigesii Lindl, 1826
La C.loddigesii come si può vedere in queste due foto e’ una cattleya di medie dimensioni bifogliata. Un appassionato di queste specie non può fare a meno di avere un C. loddigesii, bellissima, non e’ difficile da coltivare e anche la fioritura che si presenta a fine inverno e’ facile.
In natura cresce epifita o litofita vicino alle coste del Brasile, Argentina e Paraguay.
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