Cattleya labiata Lindl., Coll. Bot.: t. 33 (1824).
Distribuzione:
Brasile, endemica negli stati di Pernambuco, Ceará, Bahia, Sergipe, Paraíba come epifita o litofita, tra 600 e 900 mt.
La Cattleya labiata e’ una specie interessante, per la sua storia, (vedi a questo proposito la pagina sulle cattleya di questo sito) ma anche per la bellezza dei suoi fiori, che sbocciano in ottobre quando le giornate cominciano ad accorciarsi in modo consistente. Per fiorire vi e’ una stretta relazione tra durata del giorno e temperatura, notti con temperature a 18 gradi non faranno fiorire la pianta e notti a 12,5 gradi la faranno fiorire. In una serra intermedia questo avverra’ normalmente senza intervento alcuno, se invece il coltivatore inizia a riscaldare la serra ai primi abassamenti di temperatura blocchera’ la fioritura.
Non c’e’ collezionista a cui può mancare questa specie o le sue molteplici varietà. Non ha particolari esigenze rispetto al genere. Una specie che non vi stancherete mai di ammirare. Se vi capiterà di entrare in una serra di orchidee nel mese di ottobre, o visitare una mostra, sarà facile imbattervi in questa bellezza e il suo profumo, che difficilmente potrete dimenticare.
Tutte le varieta’ descritte
Cattleya labiata var. alba Linden & Rodigas, Lindenia 8: t. 370 (1892).
Cattleya labiata f. alba (Linden & Rodigas) F.Barros & J.A.N.Bat., Orquidologia Sul-Amer.: 102 (2004).
Cattleya labiata f. albo-oculata Cogn. in C.A.Cogniaux & A.P.G.Goossens, Dict. Icon. Orchid., Cattleya: t. 3 (1897).
Cattleya labiata, Lindl 1824
Barnet novembre 1818.
Quando William Cattley entrò quel mattino nebbioso nella sua serra vittoriana si stupì incredibilmente, sapeva di aver a che fare con delle piante particolari dai bulbi strani, ma mai avrebbe pensato di vedere una fioritura così straordinaria.
Mandò subito a chiamare John Lindley, padre della moderna orchidologia, con il quale aveva già collaborato per la catalogazione
di altre piante, Lindley esaminò la pianta dando al genere il nome di Cattleya e l’epiteto specifico diventò labiata dal latino labium perché era la parte più vistosa del fiore.
Questa scoperta sconvolse il modo dell’orchidologia ed ebbe un seguito che fu avvolto per lungo tempo nella leggenda. Swainson,
il ricercatore che spedì la pianta a Cattley, era un naturalista che aveva esplorato in lungo e in largo la giungla tropicale nel
nord del Brasile per la raccolta di piante autoctone e non ebbe il tempo o forse la voglia di rivelare il luogo esatto del
ritrovamento, ed è anche comprensibile, che in mezzo a tanto materiale, spedito per nave in grande quantità e con una
moria elevata durante il trasporto si potesse ricordare la zona di tutte le piante. Nel 1836 si sparse la notizia del ritrovamento della C. labiata a Rio de Janeiro, ma in realtà si trattava invece della Laelia lobata. Passarono così altri 18 anni, successivamente i ricercatori trovarono orchidee simili, come C. mossiae, C. trianae, ecc. ma della labiata nemmeno l’ombra. Solo cinquant’anni dopo nel 1889 fu ritrovata nella regione brasiliana del Pernanbucco. Il raccoglitore
inviò alcune piante a ms Moreau di Parigi entomologo che collezionava insetti e da poco appassionatosi alle orchidee. Federico Sander della ditta britannica Sander si fermò a visitare la serra
di Moreau quando le piante erano appena fiorite e si rese subito conto del ritrovamento della C. labiata.
La C. labiata viene considerata una delle Cattleye più robuste e abbastanza facili da coltivare. E’ una specie fotosensibile per cui si può indurre la fioritura tutto il periodo dell’anno riducendo la luce gradatamente simulando l’autunno. Dopo la fioritura è opportuno ridurre al minimo le annaffiature per evitare marciumi alle radici
e ritardi nella crescita in primavera. I rinvasi vanno effettuati in primavera quando spuntano le nuove radici. I bulbi iniziano la crescita nel mese di febbraio e si completano a giugno, in alcuni casi può iniziare una seconda crescita che maturerà a luglio-agosto.
Tutte le specie del genere,, (compresi ibridi primari) aggiornato a gennaio 2017, fonte Word Cecklist.
Cattleya aclandiae Lindl., (1840).
Cattleya acuensis (Fowlie) Van den Berg, (2008).
Cattleya x adrienne (Rolfe) (2010).
Cattleya alagoensis (V.P.Castro & Chiron) Van den Berg, (2008).
Cattleya alaorii (Brieger & Bicalho) Van den Berg, (2008).
Cattleya x albanensis (Rolfe) (2010).
Cattleya alvarenguensis (Campacci) Van dDe Berg. Phytotaxa 186 (2014).
Cattleya alvaroana (F.E.L.Miranda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x amanda (Rchb.f.) (2010).
Cattleya amethystoglossa Linden & Rchb.f. ex R.Warner .(1862).
Cattleya pabstii (F.E.L.Miranda & K.G.Lacerda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x patrocinii St.Leg. (1890).
Cattleya pendula (R.C.Mota, P.L.Viana & K.G.Lacerda) Van den Berg, (2008).
Cattleya percivaliana (Rchb.f.) O’Brien, (1883).
Cattleya perrinii Lindl., (1838).
Cattleya pfisteri (Pabst & Senghas) Van den Berg, (2008).
Cattleya x picturata Rchb.f. (1877).
Cattleya x pittiana O’Brien ex ogn. (1896).
Cattleya x porphyritis (Rchb.f.)Van den Berg, (2010).
Cattleya porphyroglossa Linden & Rchb.f., (1856).
Cattleya praestans (Rchb.f.) Van den Berg, (2008).
Cattleya presidentensis (Campacci) Van den Berg, (2008).
Cattleya pumila Hook., (1838).
Cattleya purpurata (Lindl. & Paxton) Van den Berg, (2008).
Cattleya pygmaea (Pabst) Van den Berg, (2008).
Cattleya quadricolor Lindl., (1850).
Cattleya x raganii (F.e.L.Miranda e K.G.) (2010).
Cattleya reginae (Pabst) Van den Berg, (2008).
Cattleya x resplendes Rchb.f. (1885).
Cattleya rex O’Brien, (1890).
Cattleya x rigbyana (Pabst) Van den Berg, (2010).
Cattleya rupestris (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x ruschii (V.P.Castro)J.M.H.Shaw, (2013).
Cattleya x sancheziana Hoehne, (1927).
Cattleya sanguiloba (Withner) Van den Berg, (2008).
Cattleya schilleriana Rchb.f., (1857).
Cattleya schofieldiana Rchb.f., (1882).
Cattleya schroederae (Rchb.f.) Sander, (1888).
Cattleya x schoroederiana Rchb.f. (1883).
Cattleya x Schunkiana Campacci, (2007).
Cattleya x scunkii .P-Castro, (2012).
Cattleya x sgarbii (Rushhi) Van den Brerg, (2012).
Cattleya sincorana (Schltr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x sororia Rchb.f. (1888).
Cattleya sincorana (Schltr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya storeyi H.G.Jones, (1977).
Cattleya tenebrosa (Rolfe) A.A.Chadwick, (2006).
Cattleya x tenuata V.P.Castro & Campacci (1995).
Cattleya tenuis Campacci & Vedovello, (1983).
Cattleya teretecaulis (Hoehne) Van den Berg, (2008).
Cattleya tigrina A.Rich., (1848).
Cattleya trianae Linden & Rchb.f., (1860).
Cattleya vandenbergii Fraga & Borges, (2008).
Cattleya x varelae V.P.Castro & Cath., (2004).
Cattleya vasconcelosiana (Campacci) (2014).
Cattleya velutina Rchb.f., (1870).
Cattleya x venosa Rolfe, (1894).
Cattleya verboonenii (F.E.L.Miranda) Van den Berg, (2008).
Cattleya x verelli (Rolfe) Van den Berg, (2010).
Cattleya x victoria-regina auct. (1892).
Cattleya violacea (Kunth) Rolfe, (1889).
Cattleya virens (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya viridiflora (Verola & Semir), Van den Berg, (2008).
Cattleya walkeriana Gardner, (1843).
Cattleya wallisii (Linden) Rollison, (1875).
Cattleya warneri T.Moore ex R.Warner, (1862).
Cattleya warscewiczii Rchb.f., (1854).
Cattleya x wetmorei (Ruschi) Frag &A.P.Fontana (2008).
Cattleya x Whitei Rchb.f. (1882).
Cattleya x wilsoniana Rchb.f. (1877).
Cattleya wittigiana (Barb.Rodr.) Van den Berg, (2008).
Cattleya xanthina (Lindl.) Van den Berg, (2008).
Cattleya x zaslawskii (L.C.Menezes) Van den Berg (2010).
Cattleya x zayrae V.P.Castro & Cath. (2004).
Una visione di Cattelya coltivate nella mia serra
Cattleya loddigesii Lindl, 1826
La C.loddigesii come si può vedere in queste due foto e’ una cattleya di medie dimensioni bifogliata. Un appassionato di queste specie non può fare a meno di avere un C. loddigesii, bellissima, non e’ difficile da coltivare e anche la fioritura che si presenta a fine inverno e’ facile.
In natura cresce epifita o litofita vicino alle coste del Brasile, Argentina e Paraguay.
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